lunedì 18 febbraio 2008

scuola di poesia 8

«Infatti si legge bene solo ciò che è scritto bene: ogni volta che ti mancherà il fiato, capirai che quel testo è brutto o scritto male (cioè: scritto per un corpo-lettore inesistente, da un corpo-scrittore che ha scritto solo con le dita).»

confessioni operative e biografiche - come si potrebbe leggere una poesia [e un criterio respiratorio ed empirico per riconoscere un buon testo: quello che non ti ruba il fiato] - la poesia che piace al mondo non è scritta in versi o non si presenta come versi, ma è poesia *vera* - eppure noi ci ostiniamo a scrivere versi su carta - un omaggio non polemico a Baglioni - e altre cose

lapoesiaelospirito.wordpress.com/2008/02/15/

e il bene, sempre

massimo

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