«Francavilla e dintorni» febbraio 2008, p. 2 (cliccare sull'immagine per ingrandirla)
articolo apparso sul «Corriere Romagna» del 16-2-08
FRANCAVILLA AL MARE. Appuntamento abruzzese con vari operatori culturali, poeti, scrittori romagnoli, anch’essi al centro oggi (16 febbraio) dalle 11 presso il Mumi (Museo Michetti) di Francavilla, della giornata di studi e letture dedicata a “Il silenzio della poesia, per ascoltare, riflettere, dialogare”.
Alla sessione mattutina del convegno promosso dalla Fondazione Michetti, in collaborazione con l’Associazione Culturale Alento, che sarà moderato dall’editore e scrittore riminese Alessandro Ramberti, porterà la propria testimonianza Angela Barlotti, attiva da anni a Ravenna nella creazione di biblioteche, centri di documentazione, laboratori di lettura e di poesia, rivolti in modo particolare rivolti a utenti disagiati (detenuti, stranieri) e nella promozione di autori migranti. Seguiranno nel pomeriggio presentazioni e percorsi nelle lettura di autori che dalla Romagna si sono mossi con successo, ricevendo anche numerosi e importanti riconoscimenti, come i santarcangiolesi Alex Celli, che di notte assume l’identità segreta scrittoria di Chicken Breast, e Paola Musio, i riminesi Davide Aguzzi esperto in tecniche della comunicazione, e Stefano Bianchi, di cui è uscito nel 2007 presso Fara il nuovo libro “Le mie scarpe sono sporche di sabbia anche d’inverno”, i forlivesi Stefano Cattani e Stefano Leoni, segnalato da Maurizio Cucchi su “Specchio della Stampa” e “Tuttolibri”.
Caterina Camporesi, che è nata a Sogliano al Rubicone, vive tra Rimini, la Garfagnana e Roma, e ha appena fatto uscire “Solchi e Nodi”, mentre Cristian Pretolani da Forlì è anche lettore e attore di poesie della Compagnia Teatrale “Gli Slan”. Da Ravenna giunge Filippo Amadei, tra i fondatori dell’Associazione “Poliedrica”, nata nell’agosto 2007 con lo scopo di diffondere il messaggio artistico nelle sue molteplici forme. Matteo Zattoni, forlimpopolese, è stato autore per il “Ponte Vecchio” di sillogi di “Poeti romagnoli d’oggi” posti a confronto con Giovanni Pascoli e Charles Baudelaire. (Marcello Tosi)
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