È uscito il numero di dicembre.
Editoriale: Il tragico del comico
In questo periodo festivo non potevamo perdere l'occasione per lanciare il nostro nuovo conocorso Prosapoetica terra/di/nessuno arrivato ormai alla VII edizione con la novità della pubblicazione delle opere vincenti. E come la prosapoetica tenta la costruzione di un ponte fra generi letterari, questo numero ci offre un interessante saggio di Maria Rosa Panté sulla comicità feroce di Aristofane; poi Leela Marmapudi indaga la zona crepuscolare/ossimorica della vita, e similmente Raffaele Ibba interroga l'incerta incostanza in cui possiamo fare spazio all'amore assoluto di Gesù; padre Bernardo M. Gianni ci ricorda che è la parola del fratello, della sorella a dar certezza alla Parola; Luigina Bigon nella sua ricerca natalizia trova “in meso al scuro / un ciaro…”, e Marco Scalabrino ci ricorda che “C’è forbici ammulati di straforu / chi tagghianu di nettu niuru e biancu…”
Che la luce dell'Emmanuele possiamo sempre sentirla vicina: felice Natale!
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