mercoledì 21 novembre 2007

Quel poco di luce che resta (Mimi Piombini)


Evidenti gli influssi dei grandi del primo Novecento, a cominciare dal conterraneo Pascoli, in questi versi semplici e toccanti di Mimi: «Il sole al tramonto / esplora la casa / con fasci radenti…» A volte qualche parola “poetica” o pleonastica potrebbe essere facilmente limata o sostituita, e qualche facile assonanza evitata, ma ci sono delle belle immagini che ci cullano un po' facendoci tornare a un passato in cui anche semplici e piccoli eventi quotidiani ci sorprendevano.

Falco!
(Metafora)

Un falco
si leva dal folto,
improvviso, di mezzo
ai quercioli,
veloce, deciso,
in volo cabrato
(freccia
dall'arco)
s'innalza con
battiti larghi
e potenti, poi
vira col breve
svolìo delle
remiganti,
disegna una
nera spirale
sul filo di
lievi correnti
ascendenti
in ruote
più ampie
ad ogni passaggio.
Solenne,
contro le nuvole
grige nel mesto
tramonto, il falco
si lascia portare
(ferme le ali)
più alto,
più alto
nel cielo
piovorno, là
dove raccoglie
e riflette
quel poco
di luce che resta
del giorno.

La piccola valle,
qui in basso
già pare
racchiusa
nel nero
steccato di ombre
notturne.

Il falco improvviso
esce dal cerchio
dell'ultimo giro
e prende
deciso il suo
volo disteso
e scompare
a occidente
dentro una nuvola
nera.



Sentiero

C'è un solco
nell'erba
del prato,
un solco
segnato
dai passi
miei, brevi
e leggeri.
Passi
per dare
ogni sera
un saluto
al nespolo
e al fico,
alla tomba
di Dick
e al sole
che piano
scompare
tra le colline
orlate di viola
di nero
o di polvere
d'oro.


I poemi del Tramonto

Parla più piano
se vuoi che ti senta.
Amo voci sommesse
che dicano
cose segrete,
cose ch’io senta
soltanto
col cuore:
inventa
canzoni
e lunghi poemi
senza parole;
solo se parli
più piano,
se taci,
ti sento!



La Memoria Anteriore

Come un vecchio
dormivo
nel sole
seduta
col mento
sul petto
inerti
le mani posate
sul grembo
placato.
Nel sonno
ho sentito
cantare il cucù:
è Maggio
ho pensato
e un brivido
lento
mi ha carezzato
le spalle.
Ho sorriso
con lieve
malizia
per un inatteso
ricordo
d’amore
subito
dimenticato



Il raggio verde


Il sole al tramonto
esplora la casa
con fasci radenti
di luce e di
polvere d'oro.
Trova nei vetri
improvvisi baleni,
disegna tacite
ombre indugianti;
là scopre una crepa
nel muro e stana
un piccolo ragno
che fugge.
Scalda i muri
sfiorandoli obliquo
con una carezza
leggera, accenna
un ultimo guizzo
e scompare.
Scende la sera.








Mimi Piombini, riminese, ha compiuto studi classici presso il prestigioso Liceo “Giulio Cesare” nel periodo bellico. Da alcuni anni vive in un suo dorato esilio sui colli riminesi, immersa nel verde silenzio delle vigne e degli ulivi, sullo sfondo il Monte Titano. “Da questa pace, da questa solitudine - come essa stessa afferma - traggo ispirazione per la mia poesia.”

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