giovedì 26 aprile 2007

Su La Merca


Giovanni Choukhadarian in La Poesia e lo spirito

«Il primo libro di Chiara Daino ha 4 sezioni, 23 capitoli (non tutti titolati) e 131 pagine non numerate. Vi si citano, fra l’altro, il Julius Caesar di G. Shakespeare, Tiziano Ferro, il «Decimonono» (nel senso del giornale), la Beck’s (nel senso della birra), una gran dama dell’Ottocento europeo cuyo nombre no quiero acordarme e molto altro ancora. La Merca ha sembianze smilze, ma è un libro tanto, un prodotto grande. Trabocca di vita e ricerca, convince anzi che i due sostantivi sono all’incirca sinonimi. Piacendo al cielo, non cerca l’intransitivo a ogni costo, né di piacere alla gente che dispiace. Romanzo in che sanamente si parla di malattia, in cui il gioco di parole echeggia Saussure e non Bartezzaghi jr, da leggersi ad alta voce per il suo alto magistero fonosimbolico.»

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