lunedì 26 marzo 2007

Su Pietrisco di Alessandro Ramberti


Recensione di Antonella Pizzo


«Il pietrisco mi fa pensare al mio vecchio impiego, più di 30 anni fa, appena diplomata, lavoravo come piccola ragioniera indifesa in una ditta che aveva un grande frantoio, assieme alle altre cose producevano un pietrisco che a seconda della grossezza veniva chiamato pietrisco del 2, pietrisco del 3. So quindi che col pietrisco e il cemento si fa una malta e si fa la gettata per fare pilastri, solai, si costruiscono anche le strade, ma non le grandi strade, le autostrade anonime e senza anima, quelle strade i cui non ci fermiamo quasi mai o se lo facciamo è solo per andare in bagno o prendere un caffè alla stazione di servizio, ma strade di poderi, strade interne, strade intime, le nostre, strade a nostra misura, si rendono i percorsi accidentati e sterrati accessibili e percorribili a tutti. Il pietrisco sono le parole…»

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1 commento:

Luca Ariano ha detto...

Recensione centrata per una raccolta molto interessante!Ho già detto in una noticina, non voglio ripetermi... :-)
Un caro saluto