domenica 27 aprile 2025

Poesie inedite di Luigi Riccio

 


[Costa A]

 

Che linda scossa il gas di tempo cola in queste sei

ventilate e del mattino. Carica

la molla del noinoncirivedremoper se la trama

per prati macinati e per filamentosi omissis

a cui pendere mi porta: soffro il bere

poco e tu mi porgi vitamine quando mancano lettere

e per interposta ora si è

 

*

 

[Costa B]

 

si è sciolta la gloria di dolcissima

gommosa e c’è stampato il tuo naso o la bolla

di una luna mediata e si sta al sole

come coda di gechi, una curva da cui,

innecessario, un nuovo corpo:

                                                                   un capricorno,

un pescetto o un micio di latte.

 

 

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Leggiamo come mangiando da una sola zucca

in cerchio i tarocchi; la promessa di un corpo

alleato se la faremo. Quest’estate per terra

un fango denso ti ha tolto

appunti, e le cimici fanno i bunker

dappertutto: una casa nuova

cercasi, dunque. Fuori - di chi

indossava le nostre tute - dell’addome

e le spalle avanzano i tagli, hanno fatto acido.

Chiami:

                     ci sono stati i passeri.

 

Di quanti santi ha bisogno un abitacolo,

e un museo del caldo, di quanta fretta.

 

 

___

 

Luigi Riccio è nato nel 2000 a Napoli, dove si è laureato in Filologia moderna sull’opera di Corrado Govoni e – alla Scuola Superiore Meridionale – in Testi, tradizioni e culture del libro. Collabora dal 2021 con il semestrale «Aura» – dove si è occupato di Elio Pagliarani, Elsa Morante, Vittorio Sereni e poesia postrema –, dal 2022 con l’Osservatorio sul romanzo contemporaneo dell’Università di Napoli e dal 2024 è redattore di «Inverso». Ha pubblicato per Nulla Die Editore Nel Folto (2023) e varie altre poesie su riviste italiane e straniere, tra cui «Oresteia» e il volume 28 di «Poesia» di Crocetti.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Nel novero delle cose perse quei pupazzetti dei

soli e delle lune e quella di J. che vola

sull’altrui litoranea.

                                    Un diario potremmo farne

del Tu, scarabocchiarci simboli

riassuntivi o sui piedi una spiaggia, una mappa per leggere;

                                                                                                  i porcospini

rotolandosi sul terreno, pulendolo, un uso nuovo

dell’eroso, uno spasso

alle direzioni diverse, danno, al dopo,

pietosi. Altri amori. Ai piccini di mare

la più vera materia di una panna.

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