lunedì 22 giugno 2020

"Canti territoriali" Sentiero della Via Francigena intitolato a Pier Luigi Bacchini

Un tratto lungo della via Francigena, in provincia di Parma, è stato intitolato a Pier Luigi Bacchini (1927-2014). Il percorso collinare (CAI 850), inaugurato domenica 21 Giugno dal Sindaco del paese, attraversa il comune di Medesano per tutta la sua lunghezza e arriva sino alla Marialonga, passando attraverso il podere ove il Poeta ha vissuto per gran parte della sua vita. Bacchini, che si può ormai considerare un classico, ha tratto ispirazione da quei luoghi per i suoi versi, che, dal 2013, sono raccolti negli Oscar di Mondadori, con la cura di A. Bertoni. La sua poesia della natura, che ha sintetizzato scienza e storia, realtà quotidiana e dimensione cosmica, trova in questo percorso[1] la propria memoria e le proprie radici, in un tragitto, come quello della strada Romea, pregno di memoria simbolica, di cui la poesia bacchiniana, già definita «religiosa»[2] da illustri voci della critica per la sua tensione visionaria verso Dio, arricchisce nuovamente il senso.

 

Il terrapieno

Un filare di pioppi, ben cresciuti,

ricchi di linfa. Il luogo fresco.

E la notte        

un tale frastuono che per forza nel vento

gridavano trombe e cavalli – e uomini di guerra

che combattevano, e con la luna fra i rami

c’erano visioni – alabarde

e lance, e onde

degli stendardi. […]

Poi hanno scardinato il piccolo terrapieno

e le radici degli alberi, hanno sollevato il dorso

della tenera strada,

erbosa,

con la ruspa

e riportando la terra su e giù

ne hanno fatto una docile svolta per i carri e i trattori.[3]

 

Le invenzioni

 

Come voi, parvenze splendide

iris cari, che squillanti schiere

viola (e i vostri

simili d’un tempo, i predecessori?) – siete tornati.

La rude primavera, la flagellante che incrudelisce

– gli starnuti, i catarri

le sue ire gelide – s’è tramutata in voi, profumatissimi

E con corolle e inchiostri

a grumi e barbe d’oro.

L’energia della primavera

qui, sul glande. Questa grazia è dovuta

a una smisurata violenza,

che la diffusa velata atmosfera

filtra – ultravioletti –

per noi per voi, tiepida incubatrice. […][4]

 



[1] Realizzato su iniziativa dell’associazione Libero Cammino

[2] Cfr. Mille anni di poesia religiosa italiana (EDB, 2019, a cura di Daniela Marcheschi).

[3] Da Visi e Foglie, Milano, Garzanti, 1993, Premio Viareggio.

[4] Ibidem.


1 commento:

Alessandro Ramberti ha detto...

Grazie Luca, il grande Bacchini!