martedì 23 giugno 2009

Solchi e Nodi: lettera di Paola Lucarini Poggi a Caterina Camporesi



Firenze 6 giugno 2009

Cara Caterina.
Ho infine trovato il tempo per leggere Solchi e Nodi.
Hai adottato mirabilmente uno stile sobrio, asciutto, essenziale, distillato per folgorazioni memorabili, lapidarie, incisive. Riflessioni liriche da aggiungere alla ricchezza dell'umano: ogni lettore le potrà tesaurizzare in sé. Io ho spigolato qua e là le predilette. Mi piace il quasi haiku di pag.24 e, pag. 26 “fulmini di verità / su onde raggianti di grano” (non me ne dimenticherò, io che frequento preferibilmente la campagna ) e a pag.27 il già menzionato, in prefazione “inabissati in grembi d'ombra / farfalle ferite viaggiano oltre” (con un eloquente e toccante riferimento al corpo del dolore che sempre ci abita), poi la disarmante constatazione “troppo breve la vita / per riempirla / si colma / svuotandola”. Proprio così, verissimo.
Sarebbero numerosissime le citazioni che amerei sottolineare, ma una per tutte è la poesia a pag. 63, notata giustamente anche dal prefatore: “dannami e ancora donami / il bosco la corsa il pettirosso...” con tutto quel che segue, dove si riassume la fiaba avventurosa dell'esistenza, scandagliata con sensibile intelligenza o, se preferisci, con intelletto d'amore, tanto per dirla con Dante.
Grazie per il cammino spirituale-poetico che hai testimoniato attraverso queste pagine e che spero molti vorranno seguire sulle tue orme,
Paola

Nessun commento: