lunedì 11 maggio 2009

Daeder, Desideri, Adernò e Turra Zan finalisti al MezzagoArte

È giunta a conclusione la III Edizione del Concorso di Poesia MezzagoArte che ha visto la partecipazione di autori da tutta Italia.

Il Premio quest’anno ha ricevuto l’attenzione di alcune tra le più prestigiose firme di scrittura poetica oggi in Italia. E ne siamo particolarmente orgogliosi. Ma - non se ne abbiano a male i tanti selezionati dall’ottima scrittura non entrati poi nella rosa finale dei pubblicati - il premio ha una giuria attenta che, pur riconoscendo la qualità assoluta di un testo, concede spazio anche alle voci più giovani e nuove. Tutto lo spazio che si meritano. E in questa edizione ci sono state delle gradevolissime sorprese, che vi presentiamo con la sicurezza che i loro nomi inizieranno presto a farsi riconoscere nell’affollato panorama della minuscola nicchia della poesia e nell’ancor più ristretto segmento della appassionante poesia dialettale.



Sezione poesia in lingua italiana:

Con questa edizione del premio, la qualità delle partecipazioni ha raggiunto un ottimo livello, con alcuni testi poi risultati di autori di assoluto rilievo, ed una diffusione geografica che copre tutta Italia. La lista finale (sempre rigorosamente anonima) dei selezionati su cui si è discusso a fondo e che si sono contesi premi e menzioni di merito, comprendeva, oltre ai classificati, i testi dei seguenti autori, in ordine alfabetico:
Claudio Alvigini, Sebastiano Adernò, Maria Carla Baroni, Pietro Caddeo, Ada Crippa, Erminia Daeder, Adele Desideri, Gennaro Grieco, Domenico Luiso, Moreno Marani, Lucia Montauro, Roberto Mosi, Margherita Rimi, Enea Roversi, Fryda Rota, Lina Salvi, Giovanni Turra Zan, Giuseppe Vetromile.

Mentre, segnalati solo da una minoranza di giurati, sono comunque arrivati con merito alla discussione finale i testi degli autori qui elencati, in ordine alfabetico: Sergio Balestra, Paolo Borsoni, Roberto Caravaggi, Franco Casadei, Celestino Casalini, Silvia Cecchi, Rodolfo Cernilogar, Carmelo Consoli, Giampaolo De Pietro, Emilia Fragomeni, Elvis Ghibello, Armando Giorgi, Carlotta Neuenschwander, Giacomo Nucci, Claudio Pagelli, Piera Piazza, Marco Rigetti, Luca Rocchi, Rodolfo Vettorello.
La scelta finale, ottenuta dopo approfondita discussione con lettura comune dei testi in esame, è stata compiuta con decisione unanime dei giurati.
Uno degli autori selezionati per le primissime posizioni è stato a malincuore tolto di classifica in quanto per un’evidente disattenzione nella lettura del bando erano stati proposti testi di ottima qualità, sicuramente meritevoli del premio conseguito, ma risultati poi editi.
Ringraziamo tutti i concorrenti che ci hanno concesso di leggere le loro opere, tutte meritevoli della massima attenzione e della più profonda compartecipazione emotiva. È un vero onore per noi ogni anno poter avere una così ampia e precisa panoramica della scrittura poetica in atto, e ci auguriamo di vederne crescere sempre qualità e quantità: un segnale di grande valore e vitalità culturale.

La giuria composta da: Presidente Onorario Franco Loi; Presidente Fabrizio Bianchi; Giurati: Luigi Cannillo, Dome Bulfaro, Ivan Fedeli, Giorgio Foti, Silvia Monti, ha assegnato i seguenti premi:

1° premio a Maria Pia Quintavalla (Milano)
2° premio a Giovanni Caso (Siano - SA)
3° premio a Liliana Zinetti (Casazza - BG)

Menzioni di Merito:

- Luca Baldoni (Firenze)
- Luca Rizzatello (Costa di Rovigo - RO)
- Marta Rodini (Milano)

Sezione poesia in dialetto:

1° premio a Assunta Finiguerra (San Fele - PZ)
2° premio a Dina Basso (Bologna)
3° premio a Alfredo Panetta (Milano)

Menzioni di Merito:

- Armando Giorgi (Genova)
- Gennaro Grieco (Trana - TO)
- Maurizio Noris (Albino - BG)



Questa edizione del nostro premio per il dialetto vede una netta prevalenza in classifica di autori dialettali puri, da Assunta Finiguerra, vincitrice assoluta della competizione e ormai storica e affermata rappresentante di questa scrittura dal ‘disperato ottimismo’, ad Alfredo Panetta e Maurizio Noris, già conosciuti e premiati in precedenti edizioni, alla giovanissima Dina Basso che, nonostante i suoi vent’anni e un trasferimento per studio al nord, continua a scrivere esclusivamente (speriamo per molto, visti i risultati) nel suo dialetto siciliano di Scordia.
Il bilinguismo è rappresentato da Armando Giorgi, che riesce a esprimere con pari intensità in entrambe le lingue il suo doloroso sentirsi genovese borderline, e da Gennaro Grieco, già classificatosi secondo due volte a Mezzago, che rappresenta un po’ il caso di quest’anno, avendo diviso il giudizio (nel resto unanime) della giuria: la sua apprezzata ricerca di superare il quotidiano parlato, già peraltro meritorio in un dialetto così aspro e intricato come il suo lucano di Rionero in Vùlture, per addentrarsi nei temi più alti in poesia, dove la domanda di senso si scontra con l’irrisolto, lo ha posto nella scomoda posizione di essere assolutamente unico (e visibilissimo) in questo tipo di proposta, ma anche di essere al centro di un vivace dibattito sulla naturalità espressiva nell’uso del dialetto. L’essere probabilmente l’unico rionerese a porsi oggi pesanti [e pressanti] domande esistenziali nella sua lingua madre, e per giunta in poesia, è assolutamente vero e naturale per chi lo conosce, ma non altrettanto per chi ha di fronte solo i suoi tre testi per un giudizio, per quanto coraggioso, sempre e comunque un po’ sommario.

I testi selezionati per la discussione finale, oltre a quelli dei vincitori, sono risultati essere dei seguenti autori, qui in ordine alfabetico:
Maria Anzani, Pia Bandini, Domenico Bertoncello, Ombretta Ciurnelli, Antonio De Marchi-Gherini, Francesco Gabellini, Moreno Marani, Giulio Redaelli, Enrico Sala, Giancarlo Sala, Giuseppe Tirotto.
Sono stati parimenti esaminati, su segnalazione di almeno due giurati, i testi presentati da:
Pietro Baccino, Sergio Balestra, Alessandro Bertolino, Riccardo Buonvicini, Emilia Fragomeni, Roberto Gennaro, Marino Ranghetti, Giuseppe Vultaggio.

A tutti, i nostri complimenti per l’abilità dimostrata nel ridarci ex novo una visione delle cose, delle realtà circostanti, che solo la poesia più sentita, e soprattutto quella in dialetto, sa miracolosamente offrire, e l’augurio di ottenere dalla loro scrittura poetica tutte le soddisfazioni e le affermazioni che sicuramente meritano, vista la loro apprezzata capacità di distinguersi.

Anche quest’anno la data di premiazione, Domenica 10 Maggio, ore 10,30 presso la Biblioteca di Mezzago, coincide con la giornata-laboratorio che prevede nell’intera città letture, recital, performance pubbliche di autori e musica in grado di ‘spettacolarizzare’ la poesia. Un evento, il Mezzago ArtiFestival, che fa parte della più ampia rassegna PoesiaPresente che coinvolge per un’intera stagione Monza, Milano e numerosi altri comuni del territorio di Monza e Brianza.

Alle ore 9,30, sempre presso la Biblioteca Civica, si terrà la premiazione del Primo Concorso di Poesia e Narrativa “Emanuele, uno di noi” riservato alle Scuole Medie di Mezzago e Bellusco, in ricordo dello studente rimasto vittima ad inizio d’anno di un incidente stradale.

Nessun commento: