giovedì 29 maggio 2008

Su Falsi confini di Ottavio Rossani

nota di lettura di AR

Questo libro, pubblicato da Xenia qualche tempo fa (Milano, 1989) dovrebbe essere consigliato, oltre a chi ama la poesia, nelle scuole superiori e all'università per dare un minimo di profondità storica alle giovani generazioni. Attraverso versi che pur attingendo a piene mani dalla cronaca sanno traformarla in ritmo, condensarla in immagini efficaci, proporla in uno stile elegante e riverberante di significati e suggestioni, Ottavio Rossani offre uno spaccato poetico (appunto) ma non elusivo della storia del nostro paese dagli anni Cinquanta agli anni Ottanta: «i cortei sono finiti, / c'è l'insufficienza di prove» (p. 9); «Gli occhi svuotano il cronometro, / rivestono i colori primigeni. / In ascensore il corsaro Pasolini / abilmente silenzioso / ostinato calciatore dilettante / non lo vedono, ma è davvero morto?» (pp. 14-15); «Chi comanda non muore / e nasce già dorato di luna.» (p. 16); «Trestanzeconservizi Inacasa. / I topi della mansarda in legno / sconfitti da pubblico concorso.» (p. 21); «Col viso riverso, un filo rosso / alla nuca usciva da piccolo foro. / Nel rigagnolo il fotografo / impresse un particolare banale, / il mocassino marrone un po' storto.» (p. 41, si fa riferimento all'assassinio di Walter Tobagi).
Anche gli eventi intimi, personali sono condivisi: l'Autore sa coinvolgere senza mai indulugere in pietismi, con uno sguardo che penetra la realtà dei fatti nel loro nucleo che viene “esposto” senza bisogno di aggettivi: «Nell'orto della quiete nane / piante sfamano fantasmi. Aspettano lì fuori molte cose, / arrampicarsi alle nuvole, / scavare una falda acquifera, / esplorare» (p. 23); «Qui, stanzone di carta, sono nati / affetti futuri dalla polvere. / La città draga sempre trame / mefitiche. Il reporter s'imbratta, / sbroglia, dimentica.» (pp. 32-33); «frettoloso esplodeva il sesso / nel groviglio dei covoni, / dormivano al sereno fottendo / tra lingue di fuoco i falciatori,» (p. 39).

Notevole la capacità di fondere parole, di usare varie strategie retoriche, di utilizzare frasi nominali in modo catturante: «Max tasteggia un itinerario / l'aria è cartamarcia, / sui tavoli i giornali morti.» (p. 34); «Rinati col vino assolato cantavano / i mietitori ti vitti alla jumara / e poi quotidiana impotenza ricadeva / sulle donne, menate e infilzate.» (p. 36); «(infinestrato / orizzonte pioggiafumoso tra pioppi / righe di lembi nebbiosi)» (p. 46); «Notte chiara, radiopassante / sull'aria vocativa di Zanzotto.» 8p. 51); «dalla costa videro il capezzolo / Lampedusa spuntare al mare / quando il cielo spiritò fulmini / per divertire Giove.» (p. 55)

Vorremmo concludere questa sommaria carellata con un distico che ci pare sempre attuale, per quanto forse un po' pessimistico: «Non c'è veggente oggi che spieghi / l'incrocio delle cose» (p. 61).
Molto bella anche la postfazione (o Nota critica) firmata da Carlo Bo che inizia con queste parole: “La prima impressione che prova il lettore di fronte a Falsi confini di Ottavio Rossani è quella di aver assistito a una singolare operazione poetica di travaso generale della realtà. ” (p. 69)


Ottavio Rossani (Sellia Marina, 1944) è poeta, scrittore, pittore e giornalista (per il «Corriere della Sera» ha scritto di politica, economia, cultura, cronaca e cura il litblog poesia.corriere.it). Ha intervistato molti personaggi in Italia e all’estero, viaggiandoo nei diversi continenti, in particolare in America Latina. Ha pubblicato le sillogi di poesia: Le deformazioni (1976), Falsi confini (1989), Teatrino delle scomparse (1992), Hogueras (1998), L’ignota battaglia (2005). I saggi: L’industria dei sequestri (1978), Leonardo Sciascia (1990), Le parole dei pentiti (2000), Stato società e briganti nel Risorgimento italiano (2002). Il romanzo: Servitore vostro humilissimo et devotissimo (1995). Per il teatro ha scritto testi e ha curato alcune regie, come la “mise en espace” delle poesie di Federico Garcia Lorca per il centenario della nascita, con musica e ballo di flamenco: Se mueren de amor los ramos (Caffè Letterario, Milano, 1998). Ha esposto i suoi quadri in molte mostre personali e collettive in Italia e all’estero. È presente ne Il silenzio della poesia (Fara, 2008) con la plaquette Scorrerie.

Un Week End con la “Primavera dei Poeti”



Salve Cari Amici...

Vi invio in allegato il comunicato che annuncia i prossimi appuntamenti del celebre Festival della Poesia "Printemps des Poètes" che si svolgeranno SABATO 31 MAGGIO e DOMENICA 1 GIUGNO, nonché il programma del soggiorno "GIOVENTU' SENZA FRONTIERE" che si svolgerà al bellissimo Borgo delle Sàtrie di San Savino-Frontone, aperto a tutti gli amici Zuzzerelloni, desiderosi di "mettersi in gioco"!
Vi preghiamo di diffondere la notizia... alla Vs. mailing-list!
Grazie per la Preziosa Collaborazione e Buona Vita da...

Pictor* e dall'Ass. L'APPARTENENZA
(Tel. 340 7930364)
www.lappartenenza.it


Dopo il successo dell’escursione alla Madonna dell’Acquanera e il concerto poetico “Salmodiesubliminali” al Castello di Frontone, continuano gli appuntamenti della Primavera dei Poeti.
Il celebre Festival internazionale di Poesia organizzato dall’Ass. “L’APPARTENENZA” riprenderà questo week end, con un ricco programma di appuntamenti.

Sabato 31 maggio
a Frontone Castello, presso il Disco Bar “I due pini”, alle ore 17.00: “Le vite perpendicolari” – Recital d’apertura in un solo tempo per musiche e incanti con letture di Renzo Cremona (da Tutti senza nome). Intervento di Renzo Cremona (autore e voce), Santa Boscolo (voce narrante) e Vito Rosafio (soluzioni e realizzazioni sceniche).
Mentre alle 17.30, alla Chiesa della Madonna del Soccorso e Canonica si inaugureranno le due mostre d’arte: “Movimento Luce Acqua” - acquarelli e disegni di Italo Fraternale e “Abitare il Silenzio” - fotografie di Luca Berloni. In collaborazione con la Pro Loco di Frontone e alla presenza del fotografo ufficiale della manifestazione,Vito Panico. Periodo: dal 31/05 al 21/06. Orario mostre: tutti i sabati e domeniche dalle ore 16.00 alle ore 19.00.
Al Disco Bar “I due pini” ore 18.00: “Il canone del tè” - Recital di chiusura in dieci quadri per memorie sospese con lettura del libro di Renzo Cremona (da Il canone del tè) e con degustazione guidata di differenti qualità di tè provenienti da diverse parti del mondo. Intervento di Renzo Cremona (autore e voce), Santa Boscolo (voce narrante) e Vito Rosafio (soluzioni e realizzazioni sceniche).

La serata si concluderà al Monastero di Fonte Avellana – Serra S.Abbondio, quando, in collaborazione con i Poeti dell’Eremo, alle ore 19.30, si svolgerà la Cena presso il Refettorio dal titolo “Convivium poetico” (prenotazione obbligatoria al numero: 338 1454978 - Luciana) e a seguire l’incontro poetico denominato “Fuori dal Coro” nella bellissima Sala Bellenghi, alle ore 21.00, con letture di Umberto Piersanti, Francesco Scarabicchi, Alessandro Moscè, Alessandro Ramberti, Salvatore Ritrovato e Norma Stramucci. La serata sarà condotta dalla poetessa e critico letterario, Franca Mancinelli e le poesie saranno accompagnate dal Coro “G.B. Pergolesi” di Pergola, diretto da Andreina Zatti e Thomas Busch.

Domenica 1 giugno a San Savino di Frontone nel bellissimo Borgo di Colle Satriano, ribattezzato Borgo delle Sàtrie, si svolgerà, dalle ore 16.00 alle ore 19.00, il “Primo Festival delle Sàtrie”, organizzato in collaborazione con l’Istituto Comprensivo Binotti di Pergola: un incontro ludico-poetico, dove verrà riproposta una “sfida alla poeta” simulata tra gli anziani Cantori del luogo e i bambini delle Scuole coinvolte nel laboratorio di scrittura poetica e creativa, con l’interpretazione dei poemi “Elogio dell’Altro”, composti dalle tre classi partecipanti e con estemporanee di Giovanni Mazzoni, Torello Scorzoni e Ardelio Tagnani.
Seguirà la video-proiezione del documentario dal titolo “La Vita Cantata” realizzato dall’insegnante Marina Catena, con l’insegnante Carla Paradisi e con gli alunni della Scuola Elementare di Serra S.Abbondio. Sono previsti inoltre gli interventi di: Antonio Cerquarelli (Poeta-Insegnante Università degli adulti di Sassoferrato) dal titolo “La Sàtria e le sue origini” e di Guido Guidarelli Mattioli (associazione Cristalli nella Nebbia di Pontelagoscuro – FE) che ci racconterà “Le Sàtrie Bernescanti di Oreste Crescentini”.
Il week end si chiuderà con la serata “Favole e poesia” - Proiezione di film d’animazione e lettura di favole per bambyadulti a Frontone Castello ore 21.00, presso il Disco Bar “I due pini”.

N.B.: L’ingresso alla manifestazione è gratuito!
Per info: www.lappartenenza.it oppure cell. 340 7930364 (Pictor*)
Iscrizioni e prenotazioni: lucips62@hotmail.com oppure cell. 338 1454978 (Luciana)
Sito ufficiale Festival: www.primaveradeipoeti.com

CremonaInPoesia 2008 dal 5 all'8 giugno

Tutti i giorni
dalle ore 10:00
alle ore 19:00

Portici Piazza Del Duomo
Cremona

Il Circolo Poetico Correnti
presenta
Poesia A Strappo

> Mutazione<

Durante la manifestazione:

Domenica 8 Giugno 2008

Portici Piazza Del Duomo
Cremona

15:30 /16:30
18:00 / 19:00

Reading di poesia

Partecipano i poeti:

Francesca Genti
Fabio Costanza
Dimitry Rufolo
Terenzio Formenti
Matteo Fantuzzi
Alberto Mori
Gianriccardo Scheri
Enrico Mario Lazzarin
Meeten Nasr
Alessandro Assiri
Giovanni Uggeri
Italo Testa


Per Informazioni:

339 4439848
0373 86560

Circolo Poetico Correnti
www.correnti.org
poesie@correnti.org

Siamo le parole che pronunciamo (Nicola Vacca)

Queste poesie tratte da Ti ho dato tutte le stagioni (prefazione di Antonio Debenedetti, Manni, 2007) hanno un timbro essenzialmente lirico ma l'Autore non ci offre solo una “analisi” o un diario dei sentimenti, delle passioni forti (tragiche direi) che marcano la vita, ma pure riflette sul modus poetico, sulla forza e sui limiti della parola che serve a definire e a definirci («siamo le parole che pronunciamo») ma non possono esaurire «la verità semplice di un gesto» o spiegare in toto l'oltre che è la profondità assoluta in cui precipita l'adesso. È in queste parti più leopardiane, ovviamente espresse in un linguaggio che ben conosce la poesia del Novecento e di oggi, che amiamo di più la poetica di Nicola Vacca: è qui che la sua voce si condensa in un messaggio che incide e non ha bisogno d'altro. Ecco, ad esempio, alcune citazioni da Civiltà delle anime (Book, 2004) che ci hanno in questo senso particolarmente colpito: «Tra l'inquietudine e la serenità / C'è sempre l'inizio di qualcosa» (p. 10); «L'iperbole del dubbio è la verità / che non nega la vita / Alle bugie del nostro equilibrio precario» (p, 16); «Guardare oltre la parola pronunciabile» (p. 21); «Gli oggetti che pensano / disseminano tracce d'ansia» (p. 31); «L'anima è l'inventario privato / della felicità nascosta» (p. 43).


Quanta polvere sugli anni
trascorsi a raccontare ai cuori
l’alfabeto delle passioni.
Ci amiamo nel luogo
del senza tempo,
di quell’amore che scuote
l’anima e la carne
ci ameremo di quell’amore
che non si spaventa davanti
all’incalzare del dolore
ci ameremo nonostante
l’artefice dell’immobilità
cerchi di fermare le lancette
dell’assoluto sentimentale
continueremo ad amarci
di quel grande amore
che consumiamo
oltre le parole.

***

Quando il dolore ha picchiato
alla nostra porta non potevamo
non farlo entrare. Il male non ha chiesto
permesso e comincia a insinuarsi
dentro i nostri corpi. I nostri anni
sono stati piagati, lui ormai un ospite
alla nostra tavola: insieme
lo abbiamo chiamato un errore di Dio.

Ho dovuto attraversarlo.
Ho chiesto aiuto e mi è stato
regalato un amore nuovo,
che insegna ai deboli la forza.
Anche se tutto era oscuro,
in fondo a una corsia d’ospedale,
ho sempre trovato lì
la risposta al suo mostrarsi
alla sua fame di vincere la battaglia.

Siamo le parole che pronunciamo,
siamo le cose che valgono la vita.
Nella verità semplice di un gesto
siamo rimasti traccia dell’esistere
del miracolo che resta.

L’amore ci fa diversi.
Lui, la bestia che ti assale,
non lo saprà, continuerà
la sua sconfitta.

Nel colmo della tua carne
trafitta dagli aghi della chemio
rubavo le parole alle ferite.
Eppure sapevo che quella terapia
ti stava dando un’altra possibilità.
Ho pianto ugualmente
ho trovato una casa
in tutto quel dolore.



Non dimenticherò
quel giorno di dicembre del 2003
quando mi dicesti del corpo estraneo
che si era scavato dentro te.
Il dolore vero arriva
immortale come la passione
che scava il suo inferno
nelle trincee del cuore.
Forse è per questo
che adesso ci siamo rialzati.

***

Non sapevo che mi avrebbero
salvato le parole, quando
ho iniziato a scrivere
del cancro, del suo veleno
che ti stava bevendo la vita.

Non sapevo di poterlo
guardare negli occhi,
mentre il suo pugnale
si preparava a colpire.
E sfidarlo non avendo paura
di chiamarlo con il suo nome.





Nicola Vacca è nato a Gioia del Colle, nel 1963, laureato in giurisprudenza vive a Roma. È scrittore, opinionista , critico letterario, collabora alle pagine culturali di quotidiani e riviste. Ha pubblicato i seguenti libri di poesia: Nel bene e nel male (1994), Frutto della passione (Manni, 2000), La grazia di un pensiero (prefazione di Paolo Ruffilli, Pellicani, 2002), Serena musica segreta (Manni, 2003), Civiltà delle anime (Book editore, 2004), Incursioni nell’apparenza (prefazione di Sergio Zavoli, Manni, 2006), Ti ho dato tutte le stagioni (Manni, 2007).

mercoledì 28 maggio 2008

Fotoracconto Suggestioni d'Autore a Santarcangelo

Il 15 maggio 2008 incontro alla Biblioteca “Baldini” di Santarcangelo con Nicoletta Verzicco, Stefano Bianchi e Caterina Camporesi e la gradita presenza di Nicola Vacca, Nino Montanari, Gianfranco Lauretano, Mirka Villani e Annalisa Teodorani. Si ringrazia per la squisita ospitalità il Direttore della Biblioteca Pier Angelo Fontana e tutto il personale. Grazie ovviamente al pubblico.


Caterina Camporesi, Nicoletta Verzicco e Nicola Vacca


Autori al tavolo!


Alessandro, Caterina, Nicoletta, Nicola


In primo piano Mirka Villani e Nino Montanari


Pier Angelo Fontana, Stefano Bianchi e Mirka Villani


Il Direttore Fontana


Nicoletta, Stefano, Caterina, Nino


Nicola, Gianfranco, Nicoletta


Stefano e sue nuove lettrici


Caterina e Nicoletta

Nicola, Nicoletta, Stefano, Mirka, Caterina e Nino


Nicoletta, Stefano, Alessandro, Mirka e Nino

Su Fiori di vetro

recensione di Maria Pina Ciancio in VDBD


È una silloge intima e discreta, quasi sussurrata Fiori di vetro, ricca di colloqui interori, umori, sfumature e mutamenti dell’animo. La leggo seguendo le tracce e le ventura della terra. Vive in Irpinia Antonietta Gnerre. Una terra di profumi e colori, cristallizzata come i fiori di vetro del titolo.

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Versi come rami di parole

Commento critico di Antonietta Gnerre a

La Fata e il Poeta di Rossella Luongo
Fermenti Editrice, Roma 2007

La raccolta La Fata e il Poeta della poetessa Rossella Luongo avvocato avellinese con la passione per la parola scritta, apre le prospettive dell’immaginazione con un parlare asciutto ed essenziale, che va insieme senza forzature, con una capacità espressiva metamorfica e visionaria, che mi ricorda tanto i versi della poetessa Gilda Musa. La struttura metrica della Luongo è caratterizzata dall’endecasillabo interrotto e ripreso nel verso successivo per mezzo di enjambement. Poesia dove prendono corpo metafore, sinestesie, e tanti suoni di parole che si rompono nei grumi pietrosi di un linguaggio apparentemente spontaneo. Linguaggio che nasconde un’armonica intesa di pulsazioni ed emozioni vere in tutte le sezioni della raccolta (Il mio paese, Mamma, Notturno, La Fata e il Poeta, Colorando, Primavera, Metafore e Favole, Giovani, Dedicato a, Il tuo tramonto nel mio mare, Alfè). Tante sezioni di “fogli vulnerabili”, che non battono però come condanna, bensì come una meta che si manifesta attraverso l’intensità esistenziale. Infatti, sottolinea Di Stasio “(…) nella sua piccola cosmopologia tascabile, l’autrice rimane muta e loquace, trasparente ermeticamente chiusa, in modo da irretire le parole e da costringerle in un ductus stretto e oscuro, per alcuni tratti, per altri così diritto e regolare da sfiorare l’esemplarità”, perché solo chi sa dove si trovano le sue radici può allungare i rami. Una poesia quella della Luongo, che scivola lungo i rami dei suoi sensi, attraverso i quali la parola poetica suggerisce di ascoltare i suoni delle vere emozioni che vivono intrecciate come sempre al dolore. «Mi / ritrovo / argilla cruda / senza forma / ma duttile / di pensiero / ancora mi piego / alle ginestre / senza parlare / come arbusto / sul lago» (p. 34).
Il dolore della parola come suono di quell’essenza che ci nutre oltre gli spazi assordanti della realtà: «Sento il mio settembre / nelle ferite rimarginate del corpo» (p. 76). Un percorso poetico profondamente dinamico che si inginocchia al vento delle vita per divenire guida per un nuovo cammino. Una meta poetica che lacera pagine d’amore grazie ai rapporti, agli affetti e a tutto ciò che consente di riconoscerci dentro la sua storia umana: «Ti vedo solo oggi / in questi primi raggi / sul campo di grano / cui s’inchina il melograno /(…) ti voglio bene solo oggi, mamma» (p. 16).
È una poetica quella della Nostra che non teme d’inoltrarsi nei sensi e li esplora con passione. Una passione che si apre docilmente all’espressione del canto come un mistero che si realizza e si fonde nell’immagine della realtà: «Nel nostro giardino / ti vedo lilium / accanto a me / bocciolo di rosa / mentre il sole / ci accoglie / nei tepori di marzo» (p. 70).
Scriveva Gilda Musa: «Dal giardino tornavo e fra le dita / una rosa tenevo, il gambo avvolto / in un lembo dell’altrettanto rosa / grembiulino antimacchie» (la poesia di Gilda Musa è antologizzato in Notizie in Bianco e Nero, Sciascia 1983, con prefazione di Giacinto Spagnoletto).
Non mancano le ombre e i trasalimenti in questi bei versi della Luongo, come in tutti i componimenti poetici, perché nulla è perfetto sulla pelle delle nostre vite, ma di sicuro i rami di Rossella riusciranno a comunicare e a trasmettere quella familiarità e leggibilità di suoni per uno stile e per un opera prima degna di pubblicazione.

antoniettagnerre@gmail.com

POESIE DEL BUIO E DELLA LUCE 1-6

Reading di poesia che si terrà domenica primo giugno, nella manifestazione delle Notti Bianche, a Limido Comasco alle ore 17.30 (Piazza Sant'Abbondio, giardino di Villa Canali)

“Poesie del buio e della luce” si propone come un progetto artistico che abbraccia teatro, musica e poesia.
Strutturato in 4 sezioni ( poesie del buio; poesie della luce; poesie dell’amore bianco, poesie dell’amore nero ) il Reading si visualizza come l’incarnazione dei sogni e degli incubi di un poeta contemporaneo, che vive, come tutti, i rapidi mutamenti del nostro tempo, affondando ora nel nero, nel buio quali simboli di assenza, passando dal Purgatorio dell’ombra, fino a visitare sprazzi di luce, cieli pacificati di una ritrovata armonia.
Un gioco, a volte feroce, degli opposti che assumono la veste naturale del giorno e della notte, il loro perenne inseguirsi e le conciliazioni quotidiane nello spazio scarlatto di un tramonto, nell’odore di vita che colora ogni alba.

POESIE DEL BUIO E DELLA LUCE
Autore: Claudio Pagelli
Leggeranno gli attori Simone Giarratana e Francesca Galli
Violino: Anna Christina Bleek

martedì 27 maggio 2008

Comu mori na stidda (Flora Restivo)

Versi asciutti e focalizzati sull'essenziale, questi di Flora Restivo: l'uso del siciliano li rende corposi e materici pur nella loro carica di autentica spiritualità. Ci accompagnano come domande/risposte cristallizzate e preziose, come quelle “quaestiones” che ci travagliano («Il cervello non si stanca di martellare pensieri / che muoiono zoppicando ») e ci trasformano fin a diventare punti di riferimento indispensabili ai nostri passi.


Diu


Crìdimi.

T’àju circatu
‘n-menzu a la genti

sula

‘n-funnu a na chiesa
nna l’occhi d’un picciriddu
nna ddu murmuriari
di pàmpini
chi s’abbannùnanu
a lu ventu.

(Dio Credimi. // Ti ho cercato / in mezzo alla gente // sola // in fondo ad una chiesa / negli occhi di un bambino / in quel mormorio / di foglie / che si abbandonano / al vento.)


Na vita

Zoccu resta
di tia
di mia.

Un pinzeri
na botta di càudu
na taliata

scorci di mandarinu
supra a la tuvàgghia
ventu di Jinnaru.

N’ura
na vita.

(Una vita Che rimane / di te / di me. // Un pensiero / una vampata / uno sguardo // bucce di mandarino / sulla tovaglia / vento di gennaio. // Un’ora / una vita.


Farfalla chi canta

Nna stu silenziu
biancu di luna

l’arma mia

è
farfalla chi canta
supra a na muta
corda
di viulinu.

(Farfalla che canta In questo silenzio / bianco di luna // l’anima mia // è / farfalla che canta / sopra a una muta / corda / di violino.)



L’ultimi stiddi

L’arrancata
parissi arrè li spaddi.

Qualchi muntarozzu ancora
lu pinninu
e sugnu ‘n-casa.

Di lu sularu allongu na scala
l’acchianu cu l’ali a li pedi
e cògghiu giustu ‘n-tempu

l’ultimi stiddi.


(Le ultime stelle La parte più dura della salita / sembrerebbe alle spalle. / Ancora qualche collinetta / la discesa / ed eccomi a casa. // Dal solaio protendo una scala / salgo con le ali ai piedi / e colgo appena in tempo // le ultime stelle. )


Comu pàssari

Talìu quatri
tappiti
seggi antichi e stròcchiuli d’argentu
disiati
arricugghiuti a picca a picca
e mi sentu accupari.

Nna li spaddi
un firriolu di chiummu
jammi e vrazza
marruggi camuluti.

Sugnu stanca.
Lu ciriveddu
nsisti a martiddiari pinzeri
chi mòrinu zuppiannu
comu pàssari
cu l’ali stuccati.

(Come passeri Vedo quadri / tappeti / sedie antiche e cianfrusaglie d’argento / desiderati / raccolti a poco a poco / e mi sento soffocare. // Sulle spalle / una cappa di piombo / gambe e braccia / pezzi di legno fradicio. // Sono stanca. / Il cervello non si stanca di martellare pensieri / che muoiono zoppicando / come passeri / con le ali spezzate.


E poi

Vògghiu mòriri
comu mori na stidda:

un mari di luci
e poi …

SILENZIU.

(E poi Voglio morire / come muore una stella // un mare di luce / e poi … / SILENZIO.)



Senza chi ti n’addunassi

Lu sai, matri
l’ùltima cosa chi vitti di tia
foru li capiddi.

Ju ti circava l’occhi
tu taliavi n-siccu n-siccu
na fedda di pani cu l’ògghiu,
ju aspittava
lu tempu
no.

Passai a li toi spaddi
li jita aggragnati
tuccaru
ddi rìcciuli bianchi:
nun ti vutasti
nun mi sintisti.

Mmissennu
niscivi di la to vita
accussì comu ci avia trasutu:
senza chi ti n’addunassi.

(Senza accorgertene Lo sai, madre, / l’ultima cosa che ho visto di te / sono stati i capelli. / Io cercavo i tuoi occhi / tu guardavi fisso fisso / una fetta di pane e olio, / io aspettavo / il tempo / no. / Mi misi alla tue spalle / le dita intirizzite / sfiorarono / quei riccioli bianchi: / non ti girasti / non mi sentisti. / Camminando a ritroso / uscii dalla tua vita / allo stesso modo in cui vi ero entrata: / senza che te ne accorgessi.)


Flora Restivo, Trapani 1941.
Poeta, narratore, saggista.
Ha pubblicato: Ciatu, 2004.

La Gru - Portale di poesia e realtà - maggio 2008

www.lagru.org


Maggio 2008

Il trattenimento musicale (1/3) [di Marco Di Salvatore]
Il trattenimento musicale (2/3) [di Marco Di Salvatore]
Il trattenimento musicale (3/3) [di Marco Di Salvatore]
Roulette balcanica [di Loris Ferri]

Bollettino inoltrato a 2029 indirizzi

Il prossimo mese uscirà, in versione elettronica e cartacea, l'Annuario 2007/2008 de "La Gru", contenente tutti gli articoli pubblicati su lagru.org da settembre 2007 a giugno 2008.
L'annuario sarà anche inteso come numero 5 de "La Gru".
Se volete contribuire alla crescita del nostro Portale, siete pregati di inoltrarci gli indirizzi e-mail dei vostri contatti potenzialmente interessati a ricevere il nostro bollettino informativo.

lunedì 26 maggio 2008

Poetic Drink a Reggio Emilia 29-5

Autori ad Equinozio - Milano

Associazione Equinozio
In via Via Eustachi 48, Milano, inizia un giugno di "letteratura,
musica e buon gusto"

5 giugno, ore 18.45 : fiabe in musica

Storie con un altro finale, edizioni Fara

di Barbara Rosenberg, illustrazioni Massimiliano Parazzini,
musiche dal vivo di Emanuele Scataglini
Segue degustazione vino

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12 giugno, ore 18.45: un saggio sulla condizione ebraica nel 900 e un saggio sul totalitarismi e gli episodi di resistenza

Vivere in una trappola, edizioni Mimesis
di Karin Birge Buch e I meccanismi dell'obbedienza e le tecniche di resistenza, edizioni Mimesis di Andrea Gilardoni
musiche dal vivo di Emanuele Scataglini
Segue degustazione vino

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19 giugno ore 18.45: poesia al femminile

Tempo reale, Joker edizioni
di Alessandra Paganardi
Il tempo dovuto edizioni Editoria & Spettacolo
Gabriela Fantato
musiche dal vivo di Emanuele Scataglini
Segue degustazione vino

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26 giugno ore 18.45 : romanzo di viaggio

Anno santo 1975, edizioni Fara
di Nicola di Paolo
musiche dal vivo di Emanuele Scataglini
Segue degustazione vino

Ingresso gratuito con tessera Arci e aperitivo offerto dall'Associazione

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A partire da luglio sono aperte le iscrizioni al corso

Inglese per viaggiare.
Vuoi sapere come discutere con la compagnia aerea per ritardi o altri contrattempi? L'albergo non ti soddisfa? Vuoi pronotare per telefono una escursione? Vuoi fare nuove amicizie?
Il breve corso di quattro lezioni ti aiuterà a prepararti alla tua vacanza estiva
per informazioni scrivi al circolo o telefona e lascia un messaggio ti richiameremo


Info: www.equinozio.info
info@equinozio.info

Cantieri Internazionali di Poesia 3>7 giu

Monfalcone 2008

ABSOLUTE POETRY - Cantieri Internazionali di Poesia
(Monfalcone, 3 > 7 giugno 2008) / PROGRAMMA

Martedì 3 giugno - Anteprima
Ore 16.30, Teatro Comunale
La poesia per immagini - Video di e sulla poesia
Nuvolari di Antonio Poce
Amelia Rosselli... e l’assillo è rima di Stella Savino e Rosaria Lo Russo
Nine Poems in Basilicata (John Giorno) di Antonello Faretta
Tokio Cut Up. La poesia italiana in Giappone di Giacomo Verde
Questo è un appunto importante di Sparajurij Lab
Una poesia fragile e temeraria (Patrizia Vicinelli) di Daniela Rossi
Intervengono Enrico Ghezzi e Andrea Cortellessa

La poesia e il lavoro (in occasione del Centenario del Cantiere Navale di Monfalcone)
Lavoro liquido di Michele Cinque

Mercoledì 4 giugno
Ore 16.00, Biblioteca Comunale
Fuori formato. Pomeriggio di studi sulle scritture contemporanee

Ore 20.45, Teatro Comunale
Ugo Pierri
Antonella Bukovaz in Storia di una donna
Tomaž Šalamun (Slovenia)

Il Faber dei fabbri. Nove poeti per Fabrizio De André
(con il patrocinio morale della Fondazione Fabrizio De André Onlus)
Elisa Biagini La canzone dell’amore perduto
Isabella Bordoni Girotondo
Ennio Cavalli Un chimico
Rosaria Lo Russo Sidún e Khorakhané
Enzo Minarelli Parlando del naufragio della London Valour
Giulio Mozzi Verranno a chiederti del nostro amore
Aldo Nove Rimini
Tommaso Ottonieri La cattiva strada
Sara Ventroni Amico fragile
Interviene Dori Ghezzi

Giovedì 5 giugno
Ore 17.30, Biblioteca Comunale
Tavola rotonda sulla poesia contemporanea del Friuli Venezia Giulia

Ore 20.45, Teatro Comunale
Joumana Haddad (Libano)
Jolanda Insana
Wordsong (Portogallo) in Al Berto / Pessoa

Paolo Fresu, Dhafer Youssef, Antonello Salis, Ilaria Drago, Lello Voce
in Non sempre ricordano. Concerto per Patrizia Vicinelli

Venerdì 6 giugno
Ore 16.00, Centro di Aggregazione Giovanile
Tavola rotonda sulla poesia slovena contemporanea

Ore 17.30, Centro di Aggregazione Giovanile
Calabrone’s reading. Un progetto di poesia performativa

Ore 20.45, Teatro Comunale
Christian Uetz (Svizzera)
Marcel.lí Antúnez (Spagna) in Protomembrana

The Big Boat Poetry Slam. Slam internazionale dedicato alla nave
(in occasione del Centenario del Cantiere Navale di Monfalcone)
Sparajurij Lab
Silvia Salvagnini
Christian Sinicco
Eduard Escoffet (Spagna)
Sookee (Germania)
Nii Parkes (UK/Ghana)
Jürg Halter (Svizzera)
The Monarchy Sisters (Ungheria)
Laureline Kuntz (Francia)
Regie Gibson (USA)
EmCee Lello Voce
Ospite d’onore Marc Kelly Smith (USA, inventore del Poetry Slam)

Sabato 7 giugno
Ore 17.00, Biblioteca Comunale
Vose de puisia. La poesia bisiaca dalle origini ad oggi

Ore 20.45, Teatro Comunale
Canio Lo guercio, Maria Pia De Vito, Rocco De Rosa in Miserere

Mike Ladd (USA), Vijay Iyer (USA)

Lydia Lunch in concerto (USA)

Prima e dopo il Festival
Giovedì 29 maggio, ore 20.30, Centro di Aggregazione Giovanile
Da Marin a Michelstaedter. Un secolo di poesia nella provincia di Gorizia

Mercoledì 11 giugno, ore 18.00, Casa della Musica di Trieste
Mastica e sputa. Da una parte la poesia, dall’altra la musica - Tavola rotonda

BIGLIETTI
Ingresso 1 serata € 7,00
Abbonamento 4 serate € 15,00
Gli appuntamenti in programma martedì 3 giugno e quelli presso la Biblioteca, il Centro di
Aggregazione Giovanile e la Casa della Musica di Trieste sono ad ingresso libero.

PREVENDITA
Biglietteria del Teatro Comunale di Monfalcone, da lunedì a sabato, ore 17-19 (tel. 0481 790 470)
Biglietti on line su www.greenticket.it

I LUOGHI DEL FESTIVAL
Teatro Comunale Corso del Popolo, 20 (tel. 0481 790 470)
Biblioteca Comunale Via Ceriani, 10 (tel. 0481 494 372)
Centro di Aggregazione Giovanile Viale San Marco, 70

INFORMAZIONI
tel. 0481 494 369 / fax 0481 494 352
absolutepoetry@comune.monfalcone.go.it
www.absolutepoetry.org

Bogliani, il poeta che cammina nella notte

recensione di Nicola Vacca pubblicata in nicolavacca.splinder.com

Come lettore di professione ricevo ogni giorno molti libri. Nei plichi che il postino mi recapita trovo un infinito numero di opere prime. Con onestà intellettuale devo dire che di fronte a un esordio letterario mostro sempre molta cautela.
Dalle nostre parti si pubblica troppo e si legge poco. Spesso arrivano sul mio tavolo libri di nuovi presunti scrittori e poeti che hanno troppa fretta di fare il loro ingresso nel mondo delle patrie lettere, senza magari curare prima la loro formazione. Il risultato è davvero disastroso: libri inutili senza un’anima, uno spreco di carta d’inchiostro che gli editori possono risparmiarci. Magari preoccupandosi anche di alleggerire il lavoro del critico letterario, che quotidianamente riceve al suo indirizzo infelici esordi letterari, con lettera servile d’accompagno, nella quale si prega vivamente di prendere in considerazione il nuovo talento di turno.
Per fortuna che questa regola consolidata ha la sua brava eccezione. Sono convinto che incanterà il lettore forte e attento di poesia l’opera prima di Marco Bogliani. Nottambuli (Fara editore, pagine 50, 10 euro) è un libro che si alimenta di un’oscurità pensante, quella della notte in cui il poeta si rifugia per dire la vita.
Il poeta affida al nero della notte le sue epifanie:«>tutto si tace / la notte / scagli chi è puro / la prima parola / noi siamo selvaggi / diciamo a versi».
Bogliani intinge la penna nell’inchiostro della notte e il suo fare poesia si trasforma, come per incanto, in un’atmosfera suggestiva che sprigiona incendi e soprattutto dona a tutti i nottambuli come lui una parola dinamitarda che tiene tutti svegli.
Questa straordinaria densità della parola che sa evocare, incantare e immaginare è la forza del poeta insonne che ad occhi aperti entra nel cuore delle sue notti per guadagnare una pace interiore, prima che la luce dell’alba arrivi con le sue dannazioni.
Davide Monopoli, nella postfazione alla raccolta, scrive che Bogliani è un poeta che sa uscire allo scoperto e attesta l’urgenza di una scrittura che corrisponde a una necessità: scrivere poesia è un tentativo per uscire dall’inferno, di dare forma ad un urlo primordiale.
Bogliani è consapevole della sua condizione di nottambulo. Esplora con il cuore di poeta la notte, perché sa che il suo silenzio custodisce le parole incandescenti. E in qualche modo “a margine della notte” si compie quel mistero della vita sul quale l’uomo è solito interrogarsi nel vuoto delle apparenze. Creatura distratta alla luce del sole, spesso si accontenta di decifrare soltanto la superficie del codice terrestre.
Franz Kafka sosteneva che chi scrive di notte è il padrone del mondo. L’universo nottambulo di Marco Bogliani sprigiona incendi di verità che sarebbero piaciuti al grande scrittore praghese.

Giovenale a Bologna 29-5

Poesie di Accattoli in LPLS

Salve a tutti,

vi segnalo che nel sito La Poesia e Lo Spirito è uscita una miniantologia di mie poesie, tratte da "Come acqua che riposa..." e "Un tramonto sommario", più tre inediti.
Come sempre, se volete, fateci un salto e lasciate un commento.

lapoesiaelospirito.wordpress.com/2008/05/24/come-acqua-che-riposa-francesco-accattoli



Un caro saluto
Francesco

Borriello a Benevento 26-5-08

sabato 24 maggio 2008

Il tuo volto è un tumulto non autorizzato (Filippo Amadei)

Come nei versi recentemente pubblicati ne Il silenzio della poesia, la voce di Filippo Amadei anche in queste nuove poesie esprimono una tensione al limite del tragico (o dell'assurdo dell'assurdo) pienamente (ironicamente) riuscita: le venature lirico-nostalgiche sono infatti molto sobrie e direi scientificamente oggettivate, così che il messaggio arriva con notevole efficacia e riverbera nel lettore creando una inquietudine o emozionandolo con intelligenza. Un autore che trovate in questo blog e che mi pare adotti una “strategia” simile è Vincenzo Celli.
V. anche nota di lettura a Saperti a piedi nudi.


“Paura. Di te. Amarti
è il rischio più alto.”
Pedro Salinas


*

Quando cerco di dormire e chiudo gli occhi
il tuo volto è un tumulto non autorizzato
l’insurrezione improvvisa dei pensieri
nella piazza del mio cervello.


*

Ho boschi grigi nella testa
pieni d’uccelli e se mi chiami
è così forte il richiamo del tuo vento
che mi scuoti alle radici del pensiero
tutti volano via.


*

Ho troppe poesie, mi rendo conto
da farti leggere – le ammucchio
tutte in pila alle pareti, colonne
così alte da diventare alberi
portanti delle mie stanze, della casa
che mi abita il cervello e sembra stare
lì, come a chiedermi ancora qualcosa
ora che è finita ed è sempre vuota
– come ad aspettarti.


==========


“Scivola la penna
verso l’inguine della pagina,
e in silenzio si raccoglie la scrittura.”
Valerio Magrelli


*

Quando getto la poesia sulla carta
lei ancora si dimena, scalcia
e arrotola la coda delle parole
pure cambia colore questa bestia
che non riesco a imbalsamare
muta testa in zampe e viceversa, stride
nella bocca di chi vuole averla
finalmente immobile, catalogata
nella teca di vetro del verso.


*

Si sta sciogliendo la mia lastra di piombo
nella fornace delle parole che gocciano
sullo stampo vergine del foglio.
Ecco condensarsi nuvole, immagini
figure vive. Un altoforno è la mia poesia.


*

Le parole sono brocche alte
riempite all’orlo della bocca
e non basta a volte richiuderle
dentro il pozzo delle viscere
le parole non riescono sempre
a contenerci, a portare nel ventre
calmo la cascata delle cose.



Filippo Amadei, nato il 16 novembre del 1980 a Ravenna, vive a Forlì. Diplomato al Liceo Classico “Gian Battista Morgagni”, si è laureato nel dicembre del 2003 in Economia Aziendale, all’Università di Bologna, sede di Forlì. Attualmente lavora presso uno studio di consulenza aziendale. Sue poesie, scelte da Maurizio Cucchi, sono state pubblicate rispettivamente sul n. 436 dello «Specchio della Stampa» e sulla «Stampa Web» del 20-07-2007. Ha vinto la Sezione Giovani del Premio nazionale di Poesia “Aldo Spallicci” 2004. Nell’estate del 2005 pubblica la sua prima raccolta di poesie intitolata La Casa sul Mare (Il Ponte Vecchio, Cesena). È tra i fondatori dell’Associazione “Poliedrica”, nata nell’agosto 2007 con lo scopo di diffondere il messaggio artistico nelle sue molteplici forme.

La “Primavera dei Poeti” a Frontone 25-5

Dopo il successo del concerto poetico “La Puntura del Calabrone” e la “Festa del Monte di Santa Croce”, continuano gli appuntamenti della “Primavera dei Poeti”.

Il celebre Festival internazionale di Poesia organizzato dall’Ass.“L’APPARTENENZA” riprenderà domenica 25 maggio, con la terza escursione naturalistica guidata dal titolo “Nel Bosco tra spirito e poesia”. Il ritrovo per tutti i partecipanti sarà nel parcheggio del Municipio di Frontone, alle ore 9.30, da cui si partirà per raggiungere il solitario Eremo di Madonna dell’Acquanera. Giunti all’Eremo, alle ore 12.00 circa, si assisterà alla performance poetico-musicale dal titolo “Squarci” con letture di Vipal e contrappunto musicale di Luca Ortelli (cantore gregoriano). Il dislivello di 150 m. e la durata di 5 ore, (incluso il pranzo al sacco a cura dei partecipanti), rendono il trekking poco impegnativo e adatto ad ogni tipo di escursionista. Prenotazioni al n.: 338 1454978 oppure 340 7930364.
Dopo l’escursione, alle ore 18.00, nella bellissima Sala Convegni del Castello di Frontone, è previsto lo spettacolo dal titolo “Salmodiesubliminali”: una performance di Stefano Vagnini (pianoforte e voce) con letture dal testo “trentanuovepoesie” (ed. Campanotto) e canto di Giorgia Ragni (soprano). "L'essere che può venir compreso è linguaggio" (H.G.Gadamer). Il linguaggio come nuova rivelazione.

Per info: www.lappartenenza.it oppure cell. 340 7930364 (Pictor*)
Iscrizioni e prenotazioni: lucips62@hotmail.com oppure cell. 338 1454978 (Luciana)
Sito ufficiale Festival: www.primaveradeipoeti.com

PaviArtPoetry 3e20

Terza Edizione

Arte /Azione /Territori - Province Poetiche in Italia


Le specie non socievoli sono destinate a deperire. (Kropotkin)
Smettila, hai capito? di immaginarci. (Raboni)

3e20
3appuntamenti 3città 3modi e più per triturare, masticare ed assimilare
il contemporaneo e poi... produrre 3serate di poesia, musica, e tutta l’arte che c’è nel mezzo.

UNDERGROUND POETICO ITALIANO, NUOVE SCRITTURE, NUOVE FORME, NUOVI RITMI

I serata – ore 21.00
Martedì 20 Maggio: Valtellina Soundscape
Con: Max Bevilacqua – Parole cantate: “Morfologia dell’abbandono”;
Stefano Lorefici – Reading: “L’Esperienza della pioggia”; partecipano: Francesca Giono al violoncello e Elvis Ghibello al contrabbasso; chiude la serata il progetto “Musica da Cucina!!!”

II serata – ore 21.00
Martedì 27 Maggio: Pistoia Research
Partecipano: Enduring Poetry – Spoken: Simone Molinaroli, David Napolitano; Musiche: Jacopo Andreini; Dada Ensemble (di Martin Bauer,Vera Bauer, Anne Flore) –
Perfomance dadaista con: Istallazione effimera e recitazione del testo di K. Schwitters: Franz Muellers Drahtfruehling/Il Filo Primaverile (trad. di Franco Molino).

III serata – Ore 21.00
Martedì 3 Giugno: RockPoetry PaviaExplosion
Con: Edizioni O!M!P!FarePoesia On Stage (C. di Francescantonio, Gruppo H5N1, P. Lanfranchi,
A.M. Petrosino, T. Truglia); Musiche: NoiseArt; Paul Terlingo; Ospite della serata Tomaso Kemeny con il reading:“La morte è un’altra cosa”.

Tutte le serate saranno allo SPAZIOMUSICA di Pavia - Via Faruffini n.5

Per info:
3338405522 – elvis_ghibello@tiscali.it; 0382-574190 – titoxy@libero.it;
www.mupa.it; www.farepoesia.it; 0382-20198 - www.spaziomusica.it;
www.kronstadt.it; www.otip-so.org

La manifestazione è organizzata da:
O.M.P. Officina Multimediale Pavese, Farepoesia e Otip-so.

Collaborano: SpazioMusica, Osteria Letteraria Sottovento; Radio Aut, Kronstadt.

venerdì 23 maggio 2008

Premiazione Scrittura amorosa a Bellaria 7-6

La premiazione dei vincitori del concorso Scrittura Amorosa è stata inserita nella programmazione di bellariafilmfestival-anteprima doc (5-9 giugno 2008)

e avrà luogo a Bellaria presso il Gazebo bar Lollypop, via P. Guidi 45 (Isola dei Platani)
sabato 7 giugno alle ore 17.30

con la partecipazione dell'Assessore alle Attività Economiche del Comune di Bellaria Igea Marina Antonio Bernardi.

Ai vincitori verrà consegnata la pubblicazione edita da Fara contenente le opere selezionate dalla giuria (Umberto Piersanti, Ilenia Tenti, Fabio Orrico, Loris Ferri). Segue aperitivo.

Le sezioni del concorso sono due: la sezione 1 è dedicata a elaborati in forma di poesia o racconto breve editi e/o inediti in lingua italiana che abbiano come tema l’amore nelle sue più varie accezioni; la sezione 2 è dedicata al commento ad una poesia (per questa edizione la giura ha scelto i versi di Ibico, poeta attivo in Magna Grecia nel VI sec. a.C.).

Vincitori della sezione 1
1. Fabio Franzin
2. Marco Di Pasquale
3. Claudio Pagelli
4. Stefano Sanchini
5. Esther Grotti
6. Veronica Roselli
7. Laura Giorgi
8. Sebastiano Adernò
9. Matteo Pazzi 10. Mauro Barbetti


Vincitore della sezione 2
Maurizio Battistoni


Person Laura Giorgi
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Poesiafestival in Ancona 5-8 giu 08

(cliccare sull'immagine per ingrandirla)

giovedì 22 maggio 2008

è il nuovissimo Concorso Cartman!

Info e bando su www.verbacartman.splinder.com

--
Cartman Edizioni
Strada Cartman, 150 - 10132 Torino (Italia)
tel./fax 0118905849
www.cartmanedizioni.it

Fondaco poetico

salve,

www.ilfondacodellapoesia.it

vi presento brevemente il nostro nuovo spazio (un noi quanto più
possibile ampio e luminoso) che è in attesa di contributi,
suggerimenti, suggestioni, visioni, ecc.
il fondaco è un magazzino, e un rifugio, un luogo di sosta, ospitalità
e dialogo, come lo è stato nel passato, tale è l'idea che sta alla sua
origine. in questo passato, quando lo scambio di merci era scambio di
vita e arte, e non soltanto spietata concorrenza, il fondaco ospitava
appunto le merci provenienti da paesi differenti e spesso lontani, da
qui l'esigenza di avere anche spazi dove sostare e riposare, in attesa
del viaggio di ritorno. qui avvenivano, ne siamo certi, anche scambi
culturali, in lingue tutte da sperimentare e trovare, per essere
comuni e comunicare.
noi ci tentiamo ora.
in questo spazio, ora molto spoglio, si troveranno fotografie, file
con registrazioni vocali, poesie, link con siti e gruppi che meritano
attenzione, riviste, siti, blog, librerie online e non, radio, ecc.
che colmino in solco tra l'indifferenza e il passo comune, ma spesso
solitario e sconosciuto. in questo spazio ha una pagina propria il
nostro gruppo di lettura Lo Scaffale Capovolto, ha da poco ha ripreso
i suoi felici incontri.
attendiamo e valuteremo (con il solo criterio della passione e
dell'attenzione culturale) ogni contributo e proposta. chiaramente
cerchiamo sensazioni e non egocentrismi o autopromozioni senza
sbocchi... questo per chiarezza.
lo speriamo

buona vita

gilberto

Lo Scaffale Capovolto
Il Fondaco della Poesia

La stanza

Nuova poesia di Vincenzo Celli qui

mercoledì 21 maggio 2008

Radioalma news

Ciao a tutti,

altre novità dietro l'angolo nella nostra pagina web radioalma.blogspot.com

È ora possibile per chiunque lasciare un commento libero ad ogni nostra puntata (post)
Nella homepage, cliccate sulla vocina "commenti" che si trova dopo ciascun post e scrivete cio che volete
Ho scelto di non moderare i commenti, così la pubblicazione sarà istantanea
In tal modo ciascuna puntata è fonte di blog
Basterà cliccare sul titolo della puntata per andare sulla pagina web relativa, contenente il testo del post e tutti i commenti sotto: una pagina web per ogni puntata!
Un esempio? Guardate la pagina web della puntata del 9 maggio di Brussellando: http://radioalma.blogspot.com/2008/05/brussellando-del-9-maggio-2008.html
Cosa ne pensate? Facile, non bisogna registrarsi, i commenti appaiono in modo immediato, i vostri ospiti possono commentare subito dopo la diretta

Buona navigazione!
Daniela

Le mappe ai polsi (Alessandro Agostinelli)


Nota critica

Una poetica decisa, matura, fondata su una solida preparazione intellettuale e su una necessaria consapevolezza umana del mondo e della vita. Un’espressione tutta tesa alla recitabilità come cifra comunicativa, di condivisione, tra l’autore ed il lettore. Versi, questi, che partono dall’io e si espandono attraverso la perizia poetica per giungere alla coscienza del lettore. Una consapevolezza intrinseca, anche, e solida, del fare poesia oltre ogni facile autoproclamazione. Un autore che non vuole impressionare né urlare né tantomeno impressionarsi o urlarsi attraverso la parola. Un poeta che pensa e porta con sicura delicatezza i propri pensieri al lettore. Rendendolo vicino a se stesso. Comunicando con equilibrio e trasparenza una nota umana che nel lettore/ascoltatore di questi versi suona come un diapason in accordo.


[maggio 2008 – poesie inedite]


mio padre

mio padre
è in piedi,
guarda una mappa della città.
mio padre, ancora in piedi
andando piano
a barcollare sopra ogni marciapiedi,
ora è lì,
davanti alla mappa della sua città
che forse non conosce più,
non riconosce più quello che era.
la geografia della sua vita è un’altra
più interiore più lontana.

mio padre non lo sa più
non riconosce ciò che gli sta vicino
e quel lontano
tutto suo
ormai non è più qui.



viaggio in autoriflessione

a volte, la notte
giro gli occhi verso ovest,
un aereo scende su Pisa
nella stessa direzione della mia auto.
sento una destinazione che si compie,
come uno dei posti
dove andrò comunque.

si sceglie una conduzione separata,
ma costante,
presente come un destino
che ho imparato a riconoscere
dalle mappe del mondo,
si aprono al centro del torace
mentre comincia a soffiare il vento,
un’anima.


polsi

dimenticati al margine delle mani
pulsazioni emotive che dirigono
il corpo al giorno che il sentimento
illumina.





Sito Alessandro Agostinelli
www.alleo.it/static/alex/agohome.htm

Nota di Alessandro Canzian
alessandrocanzian.leonardo.it/blog/propedeutica_ai_canti_pisani_su_alessandro_agostinelli

Nota su LiberInVersi
liberinversi.splinder.com/post/13866749#more-13866749




Nota biobibliografica

Alessandro Agostinelli, scrittore, svolge attività di ricerca e consulenza in cinema, media e comunicazione. Editor del sito web alleo.it, dirige il festival di poesia di Pisa Poetica e Il Milione – Festival del Viaggio. Cura le collane poesia per Edizioni Ets e narrativa per Società Editrice Fiorentina.
Ha curato l’antologia della “nuova narrativa” italiana Fosfori (Marco Nardi Editore, 1992), l’antologia quasimodo 1989-1992 (Editrice Leopoldo, 1995) con prefazione di Enzo Siciliano, Lettera sulla Toscana (Edizioni Ets, 2001) di Giorgio Manganelli, e Un cronista di provincia (Società Editrice Fiorentina, 2003) di Giuseppe Pieraccini. Ha scritto su Tondelli e la musica (Baldini & Castoldi, 1998). Ha pubblicato le raccolte di poesie Numeri e Parole (Campanotto Editore, 1997), Agosto e Temporali (Edizioni Ets, 2000), e il romanzo La vita secca (Besa Editrice, 2002). Dopo un periodo di studio negli Stati Uniti ha pubblicato il saggio Una filosofia del cinema americano – Individualismo e Noir (Edizioni Ets, 2004) e il saggio La Società del Giovanimento – Perché l’Occidente muore senza invecchiare (Castelvecchi Editore, 2004). Legge poesia con musica jazz. Ha svolto attività videodocumentaristica. Collabora ai quotidiani «Il Tirreno» e «il manifesto».

Concorso Haiku 31-5-08

CASCINA MACONDO BANDISCE
6° EDIZIONE - CONCORSO INTERNAZIONALE DI POESIA HAIKU IN LINGUA ITALIANA
(SCADENZA PROROGATA AL 31 MAGGIO 2008)

possono partecipare: autori di ogni nazionalità e di ogni età
partecipazione: GRATUITA
sezioni: individuale: autori singoli - collettiva: scuole e area handicap
quantità: massimo tre haiku classici INEDITI (5-7-5 sillabe) in lingua italiana.
invio: solo attraverso la compilazione del modulo on line www.cascinamacondo.com (previa registrazione)
scadenza: 31 MAGGIO 2008
premiazione: domenica 23 NOVEMBRE 2008 a Cascina Macondo - cerimonia ufficiale
premi: 114 haiku classificati (57 sezione singola + 57 sezione collettiva) pubblicati in volume

1°- 2°- 3° premio sezione singola: preziosa ciotola Raku, attestato, libro degli haiku
al PRIMO PREMIO anche un soggiorno di una settimana per 2 persone alle CINQUE TERRE ospiti in un villino del Villaggio La Francesca
1°- 2°- 3° premio sezione collettiva: targa in ceramica Raku alla Scuola- attestato e libro degli haiku all'alunno-libro all'insegnante
ai primi DIECI CLASSIFICATI di ciascuna sessione attestato di merito

nota 1: tutti gli haiku pervenuti sono visibili sul sito di cascina macondo
nota 2: il pubblico può votare gli haiku messi on line
(Il voto del pubblico è utile parametro di riferimento per dirimere i casi che hanno ottenuto parità di voto dalla giuria)

sul sito di Cascina Macondo www.cascinamacondo.com il bando integrale tradotto in 14 lingue (grazie per averlo stampato e appeso in qualche luogo)

giuria
Alessandra Gallo (scrittrice-poetessa-insegnante)
Annette Seimer (traduttrice)
Antonella Filippi (scrittrice-poetessa-Haijin)
Danilo Manera (scrittore-docente universitario)
Domenico Benedetto (fotografo)
Fabia Binci ( scrittrice-Haijin-insegnante)
Fabrizio Virgili (Haijin-insegnante)
Giorgio Gazzolo (Haijin)
Michele Bertolotto (web master-Haijin)
Nico Orengo (giornalista-scrittore)
Pietro Tartamella (scrittore-poeta-Haijin-insegnante)

sponsor
Patrocino Fondazione Italia-Giappone: www.italiagiappone.it
Patrocinio Comune di Riva Presso Chieri: www.comune.rivapressochieri.to.it
Liceo Europeo Convitto Nazionale Umberto I: www.cnuto.it
Villaggio La Francesca: www.villaggilafrancesca.it
DeArt: www.deart.org
Cogest M&C-Business & Travel: www.cogest.info
Gruppo Piotto
Edoardo Burlini
Gruppo Haijin di Arenzano

Un ricordo di Raffaello Baldini

articolo di Nicola Vacca pubblicato qui nicolavacca.splinder.com

La settimana scorsa sono stato invitato dall’editore riminese Alessandro Ramberti, a presentare alcuni libri di poesia pubblicati dal suo marchio (Fara editore). La serata si è svolta nella suggestiva cornice della Biblioteca comunale di Santarcangelo di Romagna, paese magico per la poesia italiana che ha dato alla nostra letteratura autori indimenticabili. Tra questi va sicuramente ricordato il grande Raffaello Baldini. Essere in quel luogo a parlare di poesia davanti a una sala piena mi ha fatto subito pensare all' opera in versi di Baldini, straordinario genio della parola che da Santarcangelo ha raccontato la nostra modernità con la lingua espressiva della più viva tradizione poetica.
Raffaello Baldini è scomparso cinque anni fa all’età di 80 anni. La sua poesia dialettale ha riscosso innumerevoli successi. Il mondo poetico di Baldini è legato alla quotidianità e alle vicende della gente, cui egli ha dato voce attraverso il dialetto.
Partendo da situazioni apparentemente semplici, nei suoi libri, il poeta di Santarcangelo di Romagna è riuscito a scavare nel profondo con la poesia riuscendo a dare un senso universale al molteplice presente nel linguaggio delle cose. È diventato uno dei maggiori poeti italiani profondamente radicato nella tradizione .
Il suo mondo poetico è permeato di memoria che, attraverso le storie minime popolate di personaggi comuni, grandi nella loro umiltà, disegna in profondità la dimensione umana, sempre in bilico tra grottesco e senso del dramma: «La maestra di Sant’Ermete / delle volte, il pomeriggio, / si chiude in camera e accende una Giubek. / Non fuma. / Sdraiata sul letto / la guarda consumarsi. / Le piace l’odore. / Delle volte le viene da piangere.»
La sua attenzione è stata sempre rivolta, con estremo ed efficace realismo lirico, al mondo antropologico dei personaggi della sua terra. Non dimenticando mai le tradizioni delle origini, Baldini con pregevole raffinatezza compositiva, nelle sue raccolte, ha raccontato con grandissima trasparenza umana il ciclo esistenziale di persone vere, autentiche espressioni di una lingua e di un mondo che si consuma nella ricerca di una purezza riflessiva: «Abbiamo ballato tutta la notte, sempre insieme, / la mattina alle sei ballavamo ancora, poi fuori l’ho baciata, ci siamo baciati, / e mi dà del lei, ma dammi del tu, / con quel nasino schiacciato, e dei denti bianchi / quanto rideva / che rideva per niente…»
Con una grande potenza della parola Baldini si è imposto come poeta originale costruendo con la sua lingua un dettato poetico che ha dato voce agli esclusi, agli irregolari e agli emarginati.
Uno straordinario poeta che è stato sempre dalla parte degli ultimi, portandoli sulla pagine per salvaguardarne la dignità.
Raffaello Baldini è stato è un poeta che è riuscito a incarnare il concetto di poesia pura.
Qualcuno ha scritto che nei suoi versi vengono evocati i fantasmi dell’uomo contemporaneo: chi domani vorrà capire qualcosa dei nostri anni convulsi, è anche ai versi di Raffaello Baldini che dovrà rivolgersi. Lo smarrimento dell’uomo moderno, che ha perso il senso delle proprie radici è la causa devastante del disordine esistenziale. La grande poesia di Baldini resterà a futura memoria come un esempio da seguire perché in questi tempi di immane vuoto interiore abbiamo bisogno di ricondurre i nostri pensieri all’unità dell’origine.
Non si può assolutamente prescindere dai versi di questo poeta dal volto profondamente umano, che la critica più intelligente ha definito come uno dei maestri del secondo Novecento.

Nuovo fotoracconto di S. Miniato - Firenze

foto di Andrea Parato relative alla giornata fiorentina dedicata allo Spirito della poesia


Raffaele Ibba, Andrea Ulivi e Dom Bernardo


rappresentazione dello Spirito in S. Miniato


Massimo Sannelli


Raffaele Ibba e Andrea Ulivi (anche sotto)




pulpito in S. Miniato


panoramica parziale sui presenti (anche sotto)




dalla porta la luce


la porta del cielo


Ottavio Rossani


mosaico della facciata


Massimo Sannelli


Massimo Sannelli, Dom Bernardo, Giovanna Fozzer


poeti a S. Miniato (anche sotto)






Giovanna Fozzer


Vedute di/da S. Miniato (anche sotto)






S. Miniato splendida


Dom Bernardo


cripta


balaustra del coro


Caterina Camporesi


cappella con ceramiche robbiane


interno di S. Miniato


Dom Bernardo


Antonietta Gnerre


Alessandro e Dom Bernardo (anche sotto)




affreschi cripta


abside con Cristo gravido della Chiesa